Ciao Mondo! Natale è passato e il ricordo è ancora vivo in tutti noi, con le prove tangibili dei bagordi a cui abbiamo costretto il nostro povero corpicione... Kili di buzze e burelle albergano felici all'altezza dei nostri ombelichi, le nostre facce sono tutte belle tonde e grasse e il nostro metabolismo ci ricorda pranzi e cenoni a suon di rutti e scoregge. Insomma, dopo le feste facciamo schifo.
Almeno si spera che qualcuno di noi sia felice per i regali fatti o ricevuti (sicuramente la mia costosa metà non può lamentarsi!)... In questo fetido clima ci avviciniamo paurosamente al giorno più finto e plastico dell'anno: San silvestro. Prepariamoci a svuotare quel poco che resta nei nostri portafogli in inutili feste a base di costosissime bottiglie mignon e pandoretti da un euro che magicamente ne costano venti.
Avete già comperato i petardi? mi raccomando, maneggiate con cura. Il primo gennaio è data da bollettino post-bellico, dove l'annunciatore del TG ci mostra le immancabili immagini da fuori di testa, con gente che butta le stufe dalle finestre, che fa saltare interi edifici con "palloni di maradona", "confetti bin laden" o "bauli di san gennaro" e qualche megalomane che spara per aria uccidendo suocere e nipoti! E poi, per la felicità dei gatti randagi, tonnellate di carne umana spappolata da esplosioni di fuochi artigianali o cinesi... maneggiate con cura, ok?
Bene, dicevamo, in questo clima da festa obbligatoria, sempre più votata al consumismo indotto e sempre meno ai valori cardine della nostra società in declino inesorabile, qui nella bassa padana non nevica oramai da anni, però la colonnina segna temperature di tutto rispetto, tra i zero gradi del giorno e i meno sette, meno otto, della notte. E Bernacca ha detto che dovrebbe calare ancora!
Il petrolio è alle stelle e le bollette del metano aumentano. Che strano, mi avevano sempre insegnato che il metano è un gas naturale e non deriva dal petrolio... Vorrete mica dire che c'è della speculazione in atto, eh? No, dai, i nemici dell'itaGlia sono i panettieri e i farmacisti, o forse i taxisti e gli autotrasportatori, non certo le multinazionali o le banche, così ligie nell'applicare le leggi sulla "liberalizzazione"....
Meditate gente sul mio pensierino amaro di fine anno: il 2007 è stato davvero terribile su mille aspetti sociali del nostro povero paese. Ci hanno raccontato un mucchio di belle favoline, ma il risultato è che abbiamo le tasche vuote e non riusciamo nemmeno più ad accontentare il sistema, spendendo gli ultimi spiccioli in un mignon da trenta euro e un pandoretto da venti.
Otto gradi sotto zero, e la curva è ancora in discesa!
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